lunedì 15 dicembre 2008

#432

Abe non era un folle, né tanto meno uno sprovveduto, non avrebbe mai fatto una stronzata del genere e nemmeno ti avrebbe mai lasciata così, in silenzio. Però Abe un bel giorno è uscito di casa e non è più tornato, tu dici che questo è un fatto e trovare una spiegazione plausibile ha un po' la stessa funzione di riavere indietro almeno un corpo senza vita, soprattutto se non era un folle, né uno sprovveduto, né uno che commette stronzate, né uno che lascia così, in silenzio. Il problema con il cercare risposte a questo genere di domande è che spesso si fa fatica a riconoscere quelle giuste, anche se sono lì davanti agli occhi e danzano indicate da una freccia lampeggiante che recita "Hey, sono la risposta che stai cercando, qui davanti ai tuoi occhi!". E dopo che le si è notate, la difficoltà sarà accettarle.

Perché a volte le risposte ti puntano un dito sotto il naso e ti scaricano addosso tutte le tue responsabilità, quelle che hai sempre almeno intuito ma che con tanta cura hai saputo nascondere a tutti, perfino a te stessa. Abe sarebbe anche potuto andar via perché non gliene fregava niente né di me né di te. Ma, ci puoi giurare e lo sai, Abe non avrebbe mai abbandonato Anis. Ricordi come era protettivo nei suoi confronti, a volte quasi la asfissiava e lei con la sua voglia di diventare grande spesso era come avvilita dalle sue attenzioni. Avrebbe pensato almeno a lei, non ti pare? E invece Abe è sparito, uscendo la mattina e non tornando mai più.

E' morto, gli sarà successo qualcosa di grave, Abe non sarebbe mai andato via, sicuramente c'è una spiegazione. Si è spinto troppo oltre, ha trovato qualcosa di più grande e forte di lui ed è stato sbranato. Facile, triste e straziante povero Abe, ma facile, me lo devi concedere. Si elabora il lutto, ci si stringe intorno a ciò che rimane e si cerca di guardare avanti. Nel giro di poco torna l'entusiasmo e una bella pietra su ciò che è stato cancella tutto, quasi anche Abe.

Te lo voglio raccontare io quello che è successo. Abe è andato via, di sua spontanea volontà, in silenzio per non fare più ritorno, ma non a causa della sua follia. Lo ha fatto perché aveva paura che prima o poi lo facessi tu, se lo avevi fatto con me perché un giorno non avresti potuto scaricare anche lui?
Arrivederci e grazie, è stato bello, non ti dimenticherò e altre stronzate di questo tipo. Figurati, non te ne sto facendo una colpa, delle ciance intendo, sai quante prima di te hanno sfoderato questa impeccabile tattica. Se mai sono io che dovrei rimproverarmi qualcosa.

Abe è sparito uscendo la mattina e non tornando mai più, quello che avrei dovuto fare anch'io con qualche mese di anticipo. Forse a quest'ora Abe sarebbe ancora lì e sarei io l'unico cattivo di questa favola, così invece lo siamo tutti, anche la piccola Anis che adesso desidera le attenzioni amorevoli, un tempo odiate, di un fratello che una mattina è uscito per non far più ritorno.