martedì 7 aprile 2009

#124

"lei and esse are now friends", mi sembra quanto meno superficiale come affermazione, senza considerare che in fondo è anche falsa, ma soprattutto è superficiale. Perché ha la pretesa di sintetizzare in sei stupidissime parole qualcosa come quattro anni delle loro vite, forse anche qualcosa di più. Ora lei e esse non sono amici, anzi sono amici secondo la definizione moderna di amicizia che si basa su due canonici click e una distratta occhiata ad una pagina su un monitor, ma la definizione moderna di amicizia è una vaccata. lei e esse non sono mai stati amici davvero, forse non c'è stato un attimo in cui tra loro c'è stata amicizia, ci sono state tante altre cose ma non l'amicizia, a prescindere di quale definizione se ne dia escludendo quella moderna.

lei e esse sono stati due sconsciuti, per la maggior parte della loro esistenza. Poi lei e esse sono diventati un'attrazione non corrisposta, due conoscenti con un rapporto sbilanciato da un lato, fino a quando l'oblio che si accumulava sulle spalle di esse ha contribuito a ribilanciare il rapporto facendoli diventare due conoscenti praticamente senza nessun altro rapporto, forse la condizione più vicina all'amicizia secondo la moderna definizione di essa. Le imperscrutabili miserie delle umane esistenze hanno giocato con queste due persone fino a far di nuovo nascere un rapporto che come per magia non era più sbilanciato. Un'attrazione reciproca ha disposto le cose in modo che la condizione di lei e esse cambiasse di nuovo e radicalmente: "lei and esse are now lovers".

Visto quante sono le sfumature? Non si può ridurre tutto a sei paroline vuote. lei e esse ora non sono amici, ma sono stati amanti, poi sono diventati innamorati, il passo è stato breve, sembravano fatti appositamente per combaciare, per dividere i loro sogni e le loro speranze, come due pezzi di un puzzle composto da due pezzi. È durata un po', finché è stato possibile, finché tutto non si è trasformato come ineluttabilmente accade in questo genere di rapporti. Conoscenti, amici, amanti, innamorati, conviventi e ancora e ancora fino a tornare ai conoscenti.

Per ritornare ai conoscenti si è passati per la noia, per i sogni, non più in comune, per i tradimenti e per le bugie. Si sono dovuti convincere che le menzogne che stavano riempiendo il vuoto che si era creato tra di loro erano verità, versioni semplificate o distorte di inconfutabili verità. I ruoli in questa danza dell'addio non sono mai stati chiari, chi conduceva il gioco e chi lo subiva? Ancora adesso non è chiaro e le loro posizioni sono definibili come quelle di due innocenti colpevoli, un po' come chi uccide per difendersi, soltanto che in quel caso entrambi erano offesa e difesa insieme.

"lei and esse are now apart", lontani ma non irraggiungibili, in allontanamento di modo che il contatto diventava sempre più faticoso, improbabile, fino a quando non è valsa più la pena. Fine, silenzio, sarebbero potuti morire senza far rumore all'orecchio l'uno dell'altra. Poi è tornata la vita, secondo il noioso ciclo che contraddistingue le vite mediocri, in pratica tutte, quella vita che, anche se non è facile accorgersene, è sempre un po' meno viva rispetto alla volta precedente. Probabilmente lei e esse si sono anche convinti del contrario, che forse davvero stavano vivendo per la prima volta. La verità predominante non è assoluta, è solo più visibile o semplicemente più facile da comprendere e accettare, ma le altre verità a volte affiorano quando la coscienza di sé si affievolisce.

Ora, soltanto ora, arrivano i due canonici click corredati dalla lettura distratta di una pagina su uno schermo che per definizione codificano l'amicizia. Questo significa "lei and esse are now friends", ma dopo aver indagato nelle pieghe di quello che ha preceduto questo momento, che valore ha più questa frase? Nessuno, sono soltanto parole messe in fila a cui nessuno più attribuisce un significato. E perché lei e esse si sono dovuti umiliare al punto di unire i loro due nomi con uno stratagemma così deplorevole? Forse è colpa di uno di quei momenti in cui la coscienza di sé si affievolisce, quando le persone non sono più tanto orgogliose delle loro "ponderate scelte" e per un attimo pensano al passato e a quello che hanno lasciato per strada.

"lei and esse are now remorseful", ma possono stare entrambi tranquilli, durerà poco e poi la strada più semplice tornerà a mostrarsi in tutto il suo splendore davanti ai loro occhi, le verità nascoste torneranno nei loro antri abbandonati e trascurati, per far posto alla mediocrità verso la quale tutti tendono senza scampo.