venerdì 19 ottobre 2007

Di America, americani e amici di americani

Ne succedono di cose divertenti nel mondo, proprio ogni giorno, io le sento e mi metto a ridere, anche da solo a volte e mi sembro un po' scemo.
La prima cosa che mi ha fatto davvero ridere di cuore è stata la vicenda dell'estradizione di Gambino. Poi alla fine hanno ritrattato tutto dicendo che in realtà non si parlava di estradizione perché aveva già scontato la pena ma di espulsione. La sostanza non cambia l'America ci bacchetta dicendo che il nostro 41bis è duro e va contro i diritti umani, l'ONU e chi sa cos'altro.
L'America? Gli stati Uniti d'America? Beh, ditemi che una barzelletta, ditemi che in realtà era una vignetta umoristica e noi italiani, che abbiamo la coda di paglia e un po' d'antiamericanismo, ne abbiamo subito approfittato per fare gli attaccabrighe. No perché altrimenti non la smetto più di ridere e rischio di farmi prendere un coccolone.

Un'altra cosa che più che ridere mi ha fatto sorridere è il premio Nobel per la pace ad Al Gore. A parte che mi devono spiegare che c'entra con la pace, no perché altrimenti c'entra con la pace anche il fatto che Del Piero ha rinnovato il contratto. E poi Al Gore? Probabilmente la storia degli ultimi anni sarebbe stata leggermente diversa, probabilmente non sicuramente, ma è chiaro che quest'uomo non ha ancora superato la sconfitta elettorale e si è reinventato ecologista per riempire il tempo libero. Quello che non mi ha fatto ridere è il suo documentario, da pelle d'oca soprattutto la parte in cui spiega le cose con i cartoni animati, quelli che usano ironicamente nei Simpson sono più divertenti. E non mi ha fatto ridere neanche quella pagliacciata del Live Earth, una buffonata che evitandola si sarebbero risparmiati ettari di foreste se solo consideriamo l'energia spesa per metterlo su in ogni angolo del pianeta (almeno se vogliamo stare ad ascoltare quello che lui ci spiega con i cartoni animati).

L'ultima cosa che mi ha fatto davvero divertire è successa appena ieri. Torna la Bhutto in Pakistan e si riapre il processo democratico. Il mondo è contento, Musharraf un po' meno, ma va bene. Però succede che si teme per gli attentati e puntualmente il bel kamikaze è pronto. Al che la Bhutto si volta e trova le persone dietro che girano il dito come nel gioco dello schiaffo. Ma chi sarà mai stato? Il marito un'idea prova a suggerirgliela, che magari il buon Musharraf qualcosina sa. Ma lui nega e a chi da la colpa secondo voi? Ma è chiaro, ai cattivoni del mondo, o sono i talebani o quegli scalmanati di Al Qaeda.
Poi alla fine la signora Benazir credo si sia fatta due conti e siccome giustamente alla pellaccia ci tiene si è convinta dell'innocenza di quel simpaticone del presidente pakistano e si dice sicura che i colpevoli siano vecchi rancorosi reduci dal regime di Zia.
La vita è dura, per fortuna che nel mondo ne succedono di cose divertenti, altrimenti sarebbe davvero difficile arrivare a fine giornata senza un cappio al collo.

Nessun commento:

Posta un commento